COME SAPERE LA VITA
Come sapere la vita
se non bevendo il sole
a sorsate.
Un sole
spalmato sul muro
del primo mattino
quando tutto ancora tace
e le fotografie parlano
gli occhi distanti s’incontrano
e sfiorano il sorriso mai visto
l’intimorita mano, lo scheletro
vitale dell’albero lasciare
segni, ombre
luce d’infinita imperfezione
sui fili dei tappeti
tra lo spazio
di due libri storti, nella brocca
acquamarine dall’occhio
grande, limpido di fiore,
sul tavolo a tre gambe e
la candela che regge ancora
un sogno fresco
d’intima devozione, raccoglimento
notturno, tra le mani
preghiera d’affamati animi
di corpi che cercano
e non sanno.