COME SAPERE LA VITA
Come sapere la vita/se non bevendo il sole/a sorsate.// Un sole/spalmato sul muro/del primo mattino
NEL PORMI IN SILENZIO
Nel pormi in silenzio
attendo mani che sappiano nutrirmi
che non abbiano rientranze
ma solo calli d’amore, aperture
QUESTA NOTTE FACCIO FORESTA
Questa notte faccio foresta con le incertezze
radici con le solitudini
giaciglio con il corpo.
Per la prima volta
accolgo parole orizzontali:
CUCIRE, MADRE, È IL LAVORO
Cucire, Madre, è il lavoro manuale
del nostro essere carne
anche quando tutto vorrebbe
che ci gettassimo nel sonno profondo
che non è risveglio ma torpore calato
ferita e orma
di un notte senza luna
IL SILENZIO NON TI SALVERÀ
Inizia con il movimento l’auto-liberazione di Meena Keshwar Kamal, poetessa e donna leader della resistenza afghana. Destare, alzare, spalancare e dire sono verbi che creano intorno alla poetessa, non solo la consapevolezza del proprio agire, ma anche quella di uno spazio nel quale il corpo può e deve esprimersi; essa si rende così visibile a se stessa, ma anche a noi.